Divino in Vino - Gorlago (BG): De-li-zio-so!

Da tempo avevamo progettato una capatina in questa enoteca con cucina, attirati dalle fotografie dell'ambiente e dei piatti riportate sul sito www.divinoinvino.net

Già dalla piazza in cui insiste questo gioiellino di locale si ha l'impressione che la serata sarà piacevole. Il locale occupa un'antica Villa nobiliare di inizio Settecento, 'Villa Bombardieri'. Lo fa con grazia, con rispetto, con la leggerezza di un arredamento sobrio e accogliente al contempo. Non mancano i divani perché la convivialità ed il piacere di sorseggiare un buon bicchiere di vino viene al primo posto.

La cantina è notevole. I due soci che gestiscono Divino in Vino sono sommelier e questo è di per sé una garanzia. Quattro anni fa hanno deciso di intraprendere la strada della ristorazione, dapprima in punta di piedi (con una proposta fredda accompagnata dalla selezione di vini), poi cimentandosi nella ristorazione completa, scelta assai coraggiosa ma a nostro parere assolutamente riuscita.


Infatti, già dalla carta che cambia mensilmente, si ha la sensazione che il dettaglio faccia la differenza e che l'accostamento dei sapori sia studiato con dovizia. 

Nell'attesa del risotto (ci viene correttamente comunicata una tempistica di servizio di 20 minuti), pilucchiamo dalla assiette un mouth watering crudo affumicato di Sauris e una coppa degna della migliore norcineria, prodotta da Lancini di Rovato. I formaggi proposti sono un Branzi ed un Casera, senza infamia né lode. 


Curioso e decisamente proteico l'uovo (anzi, le uova) all'occhio di bue con Strachitund, il cui abbinamento è ottimo. Molto coreografico l'impiattamento su ardesia, con ghirlanda di marmellata di ribes e maionese leggera allo zafferano.


Notevole il 'Risotto carnaroli pila vecia al radicchio di Treviso e taleggio Taddei profumato al pompelmo rosa' con la nota aspra dell'agrume a dare equilibrio; un piatto gustoso e sorprendentemente leggero.


La meringata con marmellata di ribes, accompagnata da una freschissima panna montata, è davvero gradevole.


La torta al cioccolato l'avremmo preferita un po' meno asciutta, ma l'abbinamento con un eccellente Moscato di Scanzo 'La Berlendesa' 2006 (annata strepitosa) ci appaga. 



Abbiamo speso 49 euro in due per una serata splendida, in cui il cibo è il degno corollario di un'esperienza che passa attraverso la piacevolezza dell'ambiente, l'eccellenza del vino (ottimo il Pinot Nero al calice aperto davanti a noi) e la competenza dell'oste. 

Andateci, e fateci conoscere gli altri piatti del menù. Noi ci torneremo presto.




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