Caffè della Funicolare (Bergamo): Food with a view

Senza dubbio da qui si gode una delle vedute più suggestive sulla città bassa di Bergamo; lo sguardo spazia giù, in fondo, al viavai degli aerei, alla linea del Kilometro Rosso, alle ultime colline che digradano verso la piana.


Che poi si possa godere della propria città, docilmente avvolta dalle tenebre, sorseggiando un buon bicchiere di Valcalepio Riserva e piluccare pigramente dall'assiette beh, che cosa si vuole di più si potrebbe dire...


Il Caffè della Funicolare l'ho visto nascere, dai tempi dell'università. Si è evoluto al passo con i tempi, non è rimasto indietro. Ha quell'aria nobile conferita dallo splendido edificio ad archi di impronta veneziana, eppure non se la tira. Si può ordinare un tagliere in due senza che si abbia l'impressione di essere considerati dei pezzenti.


L'originario bar, senza grandi pretese, ha svoltato verso una ristorazione attenta alla qualità, ora con la presenza di presidi Slow Food. Lo ha fatto con intelligenza, senza spremere il turista (qui si sente parlare tedesco e francese, svedese e inglese, romano e pugliese). Lo ha fatto conservando la nicchia di una proposta legata al territorio, consona alla tipologia del locale stesso e della clientela.


Noi abbiamo mantenuto in allenamento le mascelle con un tagliere bergamasco, corredato da un ottimo cestino di pane (quello alle olive è evaporato in breve tempo) serviti da un'esuberante giovane ragazza che comunicava con gli ospiti stranieri con un irresistibile slang 'Berglish'.


Dalla terrazza a picco sul cielo sento bisbigliare da un'attempata avventrice: 'Manca solo il mare a Bergamo'. Da qui, sopra il mare di luci, vien da pensare: 'E' proprio vero'.


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