68/100 - 'Ristorante Gritti' Hotel Miramonti (Rota Imagna - BG): Perfezionabile
Una
famiglia al comando, da oltre 40 anni. Tre generazioni di Gritti che hanno
saputo rigenerare un angolo di questa splendida ma sconosciuta valle
bergamasca, la Valle Imagna. E ci hanno creduto, investendo nella
ristrutturazione di una struttura vecchio stile, anni Settanta
appunto: l'Hotel Miramonti. Hanno creato una SPA che fa invidia al
Trentino, con una piscina riscaldata semiaperta ed una terrazza che
domina la valle.
Un'accoglienza sincera e generosa, ciò che un turista si aspetta in Italia. Conduzione familiare quindi, ma con i galloni della professionalità e della competenza.
Qui trova spazio il Ristorante Gritti, funzionale all'attività alberghiera, ma che strizza l'occhio a qualcosa in più, ad una ristorazione sì tradizionale ma al passo con i tempi, in un ambiente recentemente ristrutturato con tonalità tenui e parquet chiaro: atmosfera luminosa, forse un po'freddina.
In
una domenica assolata, ci fermiamo per una sosta piena di
aspettative.
Siamo
accolti con professionalità e gentilezza; i camerieri schizzano da
un tavolo all'altro per gestire prevalentemente Ospiti dell'hotel in
pensione completa (molti i Milanesi, come da tradizione da queste
parti). Nella sala adiacente, si intravvedono un paio di coppie in
accappatoio, salite direttamente dalla zona benessere.
Menu
interessante, con piatti della tradizione intervallati da spunti
creativi ed attenzione specialmente a chi punta al benessere. Mentre
decidiamo cosa provare, arriva il cestino del pane con una
irresistibile, untuosa focaccia.
Partiamo
con i primi di cui non possiamo - come sempre - fare a meno.
'Ravioli
verdi ripieni di tartufo e formagella della valle'. Nota di merito il
tartufo grattugiato a vista sebbene parcamente. Piatto discreto,
sapore un po'anonimo del ripieno. La pasta è ben tirata, il 'verde' si sente pochino.
'Gnocchetti di patate con zucca e fonduta di Taleggio'. Un po'di delusione, sia per gli gnocchi affatto casalinghi, sia per il condimento assolutamente insipido, tanto che gli gnocchi risultano asciutti. Peccato.
Condividiamo
il secondo, una 'Faraona ripiena con contorno di lenticchie'. Qui nulla da
dire dulla sapidità del ripieno; piatto autunnale dove le castagne
la fanno da padrone. Carne discretamente morbida; per il nostro
palato una portata niente male.
Chiudiamo
con un buon caffè, servito solo con zucchero raffinato.
Per
noi, un'esperienza abbastanza contraddittoria, tra aspetti positivi e
qualche dubbio. Un locale di grande potenzialità, dal quale ci
aspettavamo qualcosa in più. A fronte dell'evoluzione del contesto,
pare che la cucina sia rimasta ancora lievemente indietro. Serve un po'di
coraggio per svoltare verso una cucina più qualitativa.
Locale
ed ambientazione: 75/100 – fresco di rinnovamento, luminoso.
Servizio:
75/100 – concreto, pragmatico.
Mise
en place, coperto: 70/100 – semplice, pulito. Pane discreto, tovagliato di pregio.
Ravioli: 70/100 – gradevoli
Gnocchi:
50/100 – deludenti
faraona:
65/100 – saporita
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