Spazio Cenone: 70/100 - 'Trattoria La Fricca' (Bergamo) - Da riprovare alla carta.

'Never judge a book by its cover' dicono gli Inglesi: mai giudicare un libro dalla copertina. Parafrasando tale detto, si potrebbe dire 'mai giudicare un ristorante da un menu fisso'; tuttavia, ho deciso di dare spazio sul blog al mio Cenone di Capodanno 2012, trascorso piacevolmente alla Trattoria La Fricca in Bergamo Bassa.

Presa con alcuni amici la classica decisione dell'ultimo minuto (che per il Cenone equivale al giorno prima), e dopo febbrili telefonate alla ricerca di un tavolo libero (alla faccia della supercrisi), si decide per questa chic trattoria che avevo già adocchiato diverse volte nel parcheggiar l'auto al comodo posteggio interrato situato proprio al di sotto del locale. Il menu celermente inviatomi per e-mail incontra infatti le esigenze economico-palatali dei miei commensali. Mi si conceda l'eccezionalità di un pasto oltre i trenta euro, vista l'occasione.

Il locale è piccolo ma molto accogliente; l'atmosfera creata per l'occasione è decisamente consona ai festeggiamenti: luci soffuse, decorazioni eleganti e non eccessive; gusto ed eleganza insomma. 



Non mi soffermerò più di tanto sull'ottimo servizio che ha nell'attenzione e nella cordialità i suoi punti salienti, un plauso anche al titolare che sembra davvero appassionato del suo lavoro. Giungo quindi al dunque: il menu.

L'entrata è stata riservata ad un centrotavola di salumi misti con giardiniera di verdure 'Antipasto all'italiana', un inizio un po'banale ma utile a chi deve 'far marciare' i vari tavoli allo stesso orario e quindi si serve di un piatto freddo. A proposito, i salumi son piaciuti, tagliati ben sottili, un po' scarsino il cestino del pane ma tantè.



Poi il menu è proseguito con dei 'Ravioli di brasato al vino rosso con burro e salvia', un piatto che è piaciuto a tutti i commensali, semplice ma in cui spiccava la qualità del ripieno. Solo un po' di perplessità sulla quantità (7 ravioli 7!).



Il secondo primo vedeva nel menu una 'lasagnetta ai due salmoni'. E'un piatto che ha destato qualche critica, forse per l'incoerenza rispetto al tema carnivoro della cena, ma che a me personalmente è piaciuto; non è poi così scontato realizzare una lasagna morbida e saporita, equilibrata nella quantità di besciamella e di salmone, il cui gusto era ben evidente. Forse forse è stato il piatto più 'pesante' del menu e quindi ha provocato la classica sensazione di sazietà già a metà dell'opera.




Apro qui la parentesi 'vinicola'. Il menu costava 50 euro vini esclusi, pertanto abbiamo deciso di ordinare un modesto Prosecco 'Alice' da 18 euro (per brindisi iniziale e antipasto) e di proseguire con un Ramitello Biferno Di Maio sempre da 18 euro per il pasteggiare, vino che a mio modesto parere fa la sua figura, nella fascia medio-bassa.

Come secondo piatto, il menu di San Silvestro della Fricca prevede il loro cavallo di battaglia: la carne alla griglia, ovvero 'Buttera americana Black Angus servita su pietra ollare con contorno di patate'. Singolare portata per un Cenone, tuttavia qui si viene per la carne e quindi meglio una griglia a Capodanno che una portata inventata e raffazzonata. Presentata sulla pietra ollare la carne è indubbiamente discreta, forse non la migliore che io abbia mangiato, comunque lodevole la scelta del sale di Anglesey per il condimento, pregiato e squisito.



La conclusione è in calando, con il classico panettone qui proposto 'al Torcolato con crema Chantilly': un po' di fantasia in più non avrebbe fatto male. 



No comment sul cotechino & lenticchie post mezzanotte (il piatto più scadente della serata). Il giudizio specifico del locale rimane sospeso per prossime visite à la carte; la serata è stata in ogni caso piacevole e riuscita; il menu positivo ma con qualche aspetto da rivedere.

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