78/100 - 'La cantina di via Colleoni' (Bergamo Alta) - Una piacevole sorpresa
Sulla via principale di questo scrigno di emozioni che è Bergamo Alta, da qualche anno è aperta la 'Cantina di Via Colleoni' (www.lacantinadiviacolleoni.com), locale che si definisce come 'Ristorante ed Enoteca con mescita'.
Ci sono passato centinaia di volte e sempre c'è stata la tentazione di fermarsi a prendere un calice di vino. Oggi lo proviamo per pranzo.
In vetrina, il menu introdotto dalle lettere dello Scarabeo, un menu interessante e creativo, che invoglia all'assaggio. Un menu ardito, per un'enoteca: c'è il foie gras, il tartufo, e molti elementi della cucina bergamasca rivisitata in chiave moderna.
Ci accoglie il patron Matteo, indaffarato tra i numerosi tavoli occupati di questo giovedì, gentile nel farci attendere qualche minuto; siamo arrivati senza prenotazione.
Uno sguardo intorno: lampadari con bottigliette di Campari, ciotola per l'amico a quattro zampe, divano per l'attesa. Molta personalità, non c'è che dire.
Veniamo fatti accomodare in una saletta giallorossa (colori a me cari) dove spiccano i particolari romantici dei cuscini a forma di cuore e un grosso cervo di cartone, elemento pseudo kitsch ma intelligente in quanto sostitutivo del classico trofeo di caccia.
Ebbene, la nostra scelta culinaria ricade sul primo del giorno, oggi 'Garganelli con salsiccia e fagioli borlotti', nonché su 'Margottino di polenta con fonduta di Taleggio e tartufo'. Piatto interessante quest'ultimo: un bauletto di polenta taragna che racchiude un cuore fondente di tuorlo d'uovo, circondato da un'abbondante fluido latteo e da scaglie di scorzone. I sapori sono ben amalgamati.
Più semplice la pasta, ma ben cotta e ben preparata.
Breve digressione enologica; per accompagnare i piatti scegliamo due calici di vino, un normale Valcalepio ed un gradevole vino rosso biodinamico di Stefano Bellotti (www.cascinadegliulivi.it)
che viene ottenuto con assemblaggio di uve dolcetto e barbera. Da provare, soprattutto nella versione bianco che ci verrà gentilmente fatto degustare.
Concludiamo in dolcezza: strudel di mele e tiramisu della Cantina. Due dolci ben fatti, freschissimo e leggero il tiramisu; li accompagnamo con un insolito caffè di origini indiane, particolare che sottolinea la cura del dettaglio del padrone di casa.
Il conto, che recita 52,50 euro con due primi e due dolci + caffè, coperto, acqua e vino, è portato in un simpaticissimo vassoietto...
Usciamo contenti di aver trovato persone che sanno trasmettere la propria passione nel cibo e nel vino e più in generale nell'accoglienza. Torneremo senza dubbio.
Un posto accogliente,dove degustare ottimo cibo e ottimo vino!!!ci tornerò! ^____*
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