75/100 - 'Civus' (Bergamo): Il coraggio di una scelta
Quando Luca Brasi, insieme alla moglie Cinzia, decise di aprire 'Civus' nel novembre 2011, sapeva che la strada sarebbe stata in salita. Fu una scelta di vita, quella di abbandonare i riflettori dell'elite della gastronomia italiana, per dedicarsi alla sua famiglia ed alla sua passione, al fine di declinarla in un modo più personale e moderno, senza assoggettarsi al volere del 'padrone'.
Così nacque Civus, nel cuore finanziario di Bergamo, esperimento che si addirebbe meglio alla dinamica e aperta Milano, che pure tutto fagocita e poi vomita in tempi stretti. Forse è per questo motivo che i 'quadrati' e umili coniugi hanno deciso di rimanere in terra orobica, quella terra che li portò alla ribalta alla ormai storica 'Lucanda' di Osio. Come reagirà la città di provincia a questo ardito tentativo? Noi siamo ottimisti. Ci vorrà del tempo ma si sa, il Bergamasco è un po' diffidente di natura.
Ma poi si capirà che la cucina di Brasi ha in Civus non soltanto la sua declinazione 'no frills'; prevarrà infatti la sensazione della qualità delle materie prime e, in fondo, è la qualità a fare la differenza. Soprattutto se è confezionata in un prodotto accattivante, studiato nei colori e nel packaging, nel sito e nel binomio catering-pausa pranzo. Poi, la pasticceria del fido e talentuoso Corrado Denti fa da completamento alla già notevole varietà del prodotto gastronomico e tamponerà le iniziali ed inevitabili difficoltà di questa ristorazione nel far breccia nei cuori dei Bergamaschi.
Non sono un accorato sostenitore dei locali ipermoderni minimalisti dove il bianco è onnipresente, ma devo dire che qui al Civus il gioco con il rosso vivo ed il verde delle piante grasse crea un'atmosfera piacevole e l'occhio può spaziare senza indugi. I dettagli dei cuscini trapuntati rendono più caldo l'ambiente etereo del locale. Mi è piaciuta l'idea rustica dell'ape per il catering a casa: una nota di colore e calore per scendere una volta di più dal piedistallo della stella Michelin.
In fondo, il cibo paradossalmente è una parte del tutto, non l'unico elemento. Abbiamo provato il menu pranzo a 9.50 euro, comprensivo di primo piatto (piatto unico) e scelta tra insalata, centrifuga o dolce + acqua e caffè. Una proposta molto conveniente per gustare un veloce pranzo di qualità. Il mio 'riso basmati con verdure, salmone e majonese allo zenzero' è stato servito in un piatto di cartone, simbolo della distruzione della cucina tradizionale. E' un piatto molto equilibrato, certamente studiato con cura, mi permetto l'appunto dell'eccessivo olio che ha appesantito un po'la degustazione.
Il dolce che ho scelto, splendidamente confezionato, 'crumble di fragole su crema leggera', ha lasciato un'ottima impressione di freschezza.
Siamo usciti estremamente contenti dell'esperienza al Civus. L'aspettativa è stata confermata dalla realtà, ma la cosa che ci ha maggiormente sorpresi è l'accoglienza di Cinzia che ci ha fatto sentire davvero coccolati.
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