70/100 - 'Osteria dal Giorgio' (Ranica - BG): piacevolezza low cost!
E'finalmente arrivato settembre. Non 'finalmente' nel senso di 'meno male che è finito agosto', 'finalmente' nel senso che è arrivato un bel mese, uno dei miei preferiti. Le temperature sono più gradevoli, e questo è un bene per chi è stato gran parte dell'estate in città. Poi settembre è il mese della vendemmia, è il mese dei funghi, delle castagne, è il mese giusto per ricominciare la caccia al miglior rapporto qualità - prezzo, e l'appetito cresce... dopo il caldone agostano.
Così mi trovo a zonzorellare per Internet sui sito dei ristoranti semplici, e m'imbatto nell'Osteria dal Giorgio, che già per il rustico e personalissimo nome val bene una messa... ehm, una puntatina!!
Eccoci quindi, noi cittadini di Bergamo, uscire per un breve tratto di provinciale per raggiungere Ranica dove ci attendono quelli del Giorgio. Che poi sarebbe il progenitore dell'attuale oste Leo, che avremmo voluto conoscere vista la interessante e stuzzicante autocelebrazione sul sito dell'osteria... Un istrionico artista della pietanza bergamasca o un cuoco dell'arte o magari un semplice fautore della pseudo cucina orobica che, a quanto pare, sa ben proporre la sua immagine - ci piace il sito ben descrittivo del locale e della sua storia decennale.
Ma Tu lettore ordunque ti chiederai, com'è 'sta benedetta Osteria? Qui vengo a te compiacere con molte foto e misurata favella.
Siamo gli unici avventori, eppure non è presto, se per presto intendiamo le 20,30. Poco male, scegliamo un tavolo nell'accogliente e colorato dehors.
La cosa bella è che dal Giorgio ci sentiamo subito un po'come a casa. L'ambiente è accogliente, fresco, curato. In più c'è una bella arietta frizzante, il che non guasta.
I piatti vengono declamati a voce - non c'è carta - come si conviene ad una vera osteria. Garrrula la voce della giovane cameriera dalla cresta un po'punk; risuonerà più volte durante la serata, ad un'ottava sempre più alta, perchè poi il locale vedrà altri avventori. Nota singolare quella del pane porto nel sacchetto di carta richiuso come a dire: 'ti preservo la fragranza', come appena imbustato dal fornaio.
Bene, passiamo all'antipasto condiviso: 'Fonduta di Taleggio con polenta e salame'. Morbida la polenta taragna, ben sovrastata dalla preziosa densa fonduta del Re dei Formaggi, quel Taleggio che ha ormai varcato i confini Italiani ed Europei. Il salame, forse poco, è buono, si sente l'aglio. Un bell'inizio, piatto piacevole e non pesante; ingredienti di qualità. Godiamo e scucchiaiamo vicendevolmente affondando ritmicamente nella ricca polenta mista gialla/intergale.
Galvanizzati da un inizio ben positivo, ci fiondiamo - noi 100% pastofili - sui primi. Orbene, scelta ben ponderata sulla scia della cheese-mania che spesso pervade le nostre serate prealpine; di seguito: gnocchi panna e zafferano con speck + pasta fresca con Branzi e funghi. Se gli gnocchi hanno aspetto tipico e alquanto sferico (meglio lo gnocco difforme che preciso come un tondo di Giotto) ci sorprende la pasta, una sorta di pappardella servita in bruciante terrina scaldata in forno - a detta della mia commensale piatto un po'pesante - io dico comunque riuscito e con un buon sapore di funghi.
Chiudiamo con la torta di pere e cioccolato, un classico questa volta proposto dalla gentil Signora-con-le-Crocs-viola, altro rustico aspetto di questo locale ruspante e gagliardo, genuino e puro, insomma, onesto. Ci ha commosso con i suoi tentativi pseudo chic di ceramica dipinta a mano, di opere d'arte alle pareti (interessanti davvero), di sedie in legno colorato e tovaglie rosse e bianche, di pulizia e passione. Promossi! e grazie per la genuina Ospitalità che si riflette anche nel conto: 37 euro in due.
English
At last came september. Not in the sense that 'August has gone thus hurrah!', rather in the sense that September is one of my favourite months. Temperature are milder, and we have products like chestnuts and fungi, we have the grape harvest and.. of course, we have appetite! and obviously, a great will to continue our mission - to find the best value in the Italian restaurants.
So, I find myself surfing the Web just to find an interesting place to this new season's start and there it comes, the 'Osteria dal Giorgio' - literally at Giorgio's - seeming like the perfect genuine place of the month. Then we start the engine and we head to this village in Bergamo's surroundings, the place is called Ranica.
We arrive at 20.30, we are the only customers, and this is quite weird in a thursday evening at this time. The place is cosy, the warm evening makes us decide for dining in the dehors. The nice thing is that we immediately fell like being at home. There is a nice breeze, the tables are set in a simple but accurate way - checkered red and white tablecloths - and nice colors all around. There are some interesting paintings hung ath the walls. They also are home made products... directly from the hands of the Owner who is also an Artist. Now, we just desire he's an Artist with pans and oven!!!
We start off with an antipasto (a starter), here a classic of the Bergamo tradition - polenta with Taleggio fondue and salami. We couldn't start better - the polenta is soft and it is well balanced in the corn and whole wheat flours. Cheese is melted with milk, a fantastic flavour. The salami is nice, garlic flavour is predominant but all in all a very nice start.
Appetite then is far from burnt out. We - 100% pasta addicted - opt for a 'bis of primi': fresh pasta with Branzi cheese and Boletus + potato dumplings with saffron and speck (smoked pork). The courses come in a heat, especially the fresh pasta that is served in eartenware. It's all tasty, the gnocchi (dumplings) are a bit too sferic, this means that are not home made, but the sauce is nice.
We end with a soft choco and pears cake, another Italian classic.
I think we'll be back soon - this Osteria has nice waiters and genuine food. The price - 37 euros in two - is honest and the quality is high if compared to the cost.
Così mi trovo a zonzorellare per Internet sui sito dei ristoranti semplici, e m'imbatto nell'Osteria dal Giorgio, che già per il rustico e personalissimo nome val bene una messa... ehm, una puntatina!!
Eccoci quindi, noi cittadini di Bergamo, uscire per un breve tratto di provinciale per raggiungere Ranica dove ci attendono quelli del Giorgio. Che poi sarebbe il progenitore dell'attuale oste Leo, che avremmo voluto conoscere vista la interessante e stuzzicante autocelebrazione sul sito dell'osteria... Un istrionico artista della pietanza bergamasca o un cuoco dell'arte o magari un semplice fautore della pseudo cucina orobica che, a quanto pare, sa ben proporre la sua immagine - ci piace il sito ben descrittivo del locale e della sua storia decennale.
Ma Tu lettore ordunque ti chiederai, com'è 'sta benedetta Osteria? Qui vengo a te compiacere con molte foto e misurata favella.
Siamo gli unici avventori, eppure non è presto, se per presto intendiamo le 20,30. Poco male, scegliamo un tavolo nell'accogliente e colorato dehors.
La cosa bella è che dal Giorgio ci sentiamo subito un po'come a casa. L'ambiente è accogliente, fresco, curato. In più c'è una bella arietta frizzante, il che non guasta.
I piatti vengono declamati a voce - non c'è carta - come si conviene ad una vera osteria. Garrrula la voce della giovane cameriera dalla cresta un po'punk; risuonerà più volte durante la serata, ad un'ottava sempre più alta, perchè poi il locale vedrà altri avventori. Nota singolare quella del pane porto nel sacchetto di carta richiuso come a dire: 'ti preservo la fragranza', come appena imbustato dal fornaio.
Bene, passiamo all'antipasto condiviso: 'Fonduta di Taleggio con polenta e salame'. Morbida la polenta taragna, ben sovrastata dalla preziosa densa fonduta del Re dei Formaggi, quel Taleggio che ha ormai varcato i confini Italiani ed Europei. Il salame, forse poco, è buono, si sente l'aglio. Un bell'inizio, piatto piacevole e non pesante; ingredienti di qualità. Godiamo e scucchiaiamo vicendevolmente affondando ritmicamente nella ricca polenta mista gialla/intergale.
Galvanizzati da un inizio ben positivo, ci fiondiamo - noi 100% pastofili - sui primi. Orbene, scelta ben ponderata sulla scia della cheese-mania che spesso pervade le nostre serate prealpine; di seguito: gnocchi panna e zafferano con speck + pasta fresca con Branzi e funghi. Se gli gnocchi hanno aspetto tipico e alquanto sferico (meglio lo gnocco difforme che preciso come un tondo di Giotto) ci sorprende la pasta, una sorta di pappardella servita in bruciante terrina scaldata in forno - a detta della mia commensale piatto un po'pesante - io dico comunque riuscito e con un buon sapore di funghi.
Chiudiamo con la torta di pere e cioccolato, un classico questa volta proposto dalla gentil Signora-con-le-Crocs-viola, altro rustico aspetto di questo locale ruspante e gagliardo, genuino e puro, insomma, onesto. Ci ha commosso con i suoi tentativi pseudo chic di ceramica dipinta a mano, di opere d'arte alle pareti (interessanti davvero), di sedie in legno colorato e tovaglie rosse e bianche, di pulizia e passione. Promossi! e grazie per la genuina Ospitalità che si riflette anche nel conto: 37 euro in due.
English
At last came september. Not in the sense that 'August has gone thus hurrah!', rather in the sense that September is one of my favourite months. Temperature are milder, and we have products like chestnuts and fungi, we have the grape harvest and.. of course, we have appetite! and obviously, a great will to continue our mission - to find the best value in the Italian restaurants.
So, I find myself surfing the Web just to find an interesting place to this new season's start and there it comes, the 'Osteria dal Giorgio' - literally at Giorgio's - seeming like the perfect genuine place of the month. Then we start the engine and we head to this village in Bergamo's surroundings, the place is called Ranica.
We arrive at 20.30, we are the only customers, and this is quite weird in a thursday evening at this time. The place is cosy, the warm evening makes us decide for dining in the dehors. The nice thing is that we immediately fell like being at home. There is a nice breeze, the tables are set in a simple but accurate way - checkered red and white tablecloths - and nice colors all around. There are some interesting paintings hung ath the walls. They also are home made products... directly from the hands of the Owner who is also an Artist. Now, we just desire he's an Artist with pans and oven!!!
We start off with an antipasto (a starter), here a classic of the Bergamo tradition - polenta with Taleggio fondue and salami. We couldn't start better - the polenta is soft and it is well balanced in the corn and whole wheat flours. Cheese is melted with milk, a fantastic flavour. The salami is nice, garlic flavour is predominant but all in all a very nice start.
Appetite then is far from burnt out. We - 100% pasta addicted - opt for a 'bis of primi': fresh pasta with Branzi cheese and Boletus + potato dumplings with saffron and speck (smoked pork). The courses come in a heat, especially the fresh pasta that is served in eartenware. It's all tasty, the gnocchi (dumplings) are a bit too sferic, this means that are not home made, but the sauce is nice.
We end with a soft choco and pears cake, another Italian classic.
I think we'll be back soon - this Osteria has nice waiters and genuine food. The price - 37 euros in two - is honest and the quality is high if compared to the cost.
Faccio parte di quelli che hanno passato agosto in città! Non vedo l'ora!
RispondiEliminaUn abbraccio